Il mio principio guida: rispettare la vite
“Rispettare la vite: la sua natura, il suo carattere, la sua storia…” Valerio, attualmente alla guida dell’Azienda assieme alla moglie Michela, ha fissato questo principio fondante e ne ha fatto una vera e propria ‘filosofia’. È un principio che Valerio non tradisce né smentisce mai: la pianta va trattata con la massima cura e con amorevolezza, perché è cominciando dalla pianta che s’arriva a ‘distillare’, in un vino, l’essenza di un territorio d’eccellenze vinicole, in questo caso i Colli Orientali del Friuli.

La sapienza delle
mani…
Rispettare la vite vuol dire, tra l’altro, affidare alle mani della gente di qui, quando arriva il tempo, la vendemmia dell’uva: per questo tra i nostri filari, a spiccare i grappoli dai tralci, non vedrete mai una macchina, ma sempre e soltanto uomini e donne, esseri umani.


… dà buoni frutti
Solo dai grappoli colti al giusto punto di maturazione, integri, non rovinati dal maltempo o dai parassiti nasce un vino di qualità: per riconoscerli ci vuole il vendemmiatore esperto, la vendemmiatrice capace, ci vuole la mano dell’essere umano. Per noi Marinig quindi, la vendemmia è un’opera d’alto artigianato, ed è presupposto essenziale per un lavoro ben riuscito in cantina.

Da buoni frutti buon vino, ricercando con passione la perfezione
Il nostro Valerio, si sa, è un perfezionista. È lui che conduce le nostre vigne nei Colli Orientali del Friuli, e la sua ricerca della perfezione si vede nell’ordine e nella cura quasi maniacale d’ogni dettaglio: l’altezza ‘giusta’ dell’erba, la potatura ineccepibile da un punto di vista estetico oltre che funzionale, la bellezza delle rose in testa ai filari… Anche in cantina, poi, nulla è fuori posto, ogni cosa si dispone secondo una certa rigorosa armonia.
Questa cura appassionata, questo istinto di perfezione nutrito dal gusto del bello, sicuramente fanno bene ai vini che produciamo, frutto, per Valerio, di una ricerca costante e sempre in evoluzione della qualità nella piacevolezza.
